05-06-13 Non dimentichiamo, non perdoniamo!

3 anni fa lo ricordavamo così. Oggi non cambia nulla, la rabbia è sempre la stessa!

NI OUBLI NI PARDON Clément Méric 30/11/94 – 05/06/2013

Clément Meric era un giovane antifascista francese, studente di Scienze Politiche, membro del gruppo “Action antifasciste Paris-banlieue”, attivista Lgbt e vegano.
Il 5 giugno si trovava con alcuni amici in Rue de Caumartin, una via molto popolata di Parigi dove si stava tenendo un mercatino di vestiti.
Clément ed i suoi amici sono stati avvicinati da tre ragazzi ed una ragazza di estrema destra.
Dopo un diverbio, i tre hanno aspettato Clément e i suoi amici fuori da un negozio e l’hanno colpito ripetutamente alla testa con un tirapugni, causandone la caduta durante la quale ha sbattuto la testa contro un palo ed ha perso i sensi. Una volta portato in ospedale i medici ne hanno constatato prima la morte celebrale, ed in seguito il decesso.

Noi sosteniamo che la morte di Clément non sia un semplice caso di “scontro fra opposti estremisti” o “rissa fra balordi”, come spesso i media borghesi definiscono simili avvenimenti per sminuirli.

Clément viveva nella difficile realtà delle Banlieue parigine, quartieri famosi per le rivolte scoppiate anni addietro a causa delle indigenti condizioni a cui sono sottoposti gli/le abitanti. Quartieri ghetto, dove vengono ammassati/e come “bestiame” i migranti e le migranti che arrivano a Parigi in cerca di un futuro migliore, spesso proprio dalle ex-colonie della Francia nazionalista, quartieri oggetto di un controllo repressivo e fascista da parte della polizia francese e di attacchi xenofobi da parte dei gruppi neonazisti della capitale, come la “Jeune nationaliste révolutionnaire” (Gioventù nazionalista rivoluzionaria), alla quale appartenevano gli assassini dell’antifascista parigino.

In questo clima di odio verso il diverso e di intolleranza Clément, con i/le propri/e compagni/e, sosteneva degli ideali, fra cui la lotta all’omofobia ed alle discriminazioni sessuali, un tema che ha fatto e continuare a far molto discutere in Francia.
Dopo l’approvazione dei matrimoni fra persone dello stesso sesso, ad esempio, uno storico fascista francese di 78 anni, Dominique Venner, si è suicidato per protesta sparandosi nella cattedrale di Notre Dame. Al suicidio di Venner sono succeduti, a mo’ di vendetta, una serie di attacchi da parte degli omofobi fascisti francesi verso bar e ritrovi per lesbiche, gay, bisex e trans, causando una lunga lista di feriti/e.

Clément era anche vegano ed antispecista, conscio del fatto che una società che si evolve secondo principi di orizzontalità, uguaglianza e libertà non può continuare a giustificare il massacro delle altre specie animali presenti sul pianeta per il proprio sostentamento.

Ricordare Clément oggi, a sei mesi dalla sua scomparsa, significa ricordare per cosa si batteva e farlo vivere nelle nostre lotte assieme a tutte le vittime dei fascismi: da Dax ucciso a Milano nel 2003 dopo una serata con gli amici fino a Pavlos Fyssas, rapper greco e militante antifa, ucciso il 18 settembre 2013 da alcuni componenti di Alba Dorata.
Il Partito greco è stato responsabile di migliaia di aggressioni e ferimenti verso migranti, omosessuali ed attivisti di sinistra in tutta la Grecia negli ultimi anni ed ha legami ed affinità ideologiche con i nostrani di Casapound, che hanno ospitato due parlamentari di Alba Dorata nella loro sede romana, il 29 novembre 2013.

Noi ricordiamo Clément Méric, giovane studente assassinato dall’estrema destra parigina, che lottava per una società diversa, anticapitalista, senza odio razziale, senza pregiudizi di natura sessuale, senza sfruttamento dell’essere umano sugli altri esseri umani, sulle altre specie animali e sulle risorse naturali.

ANTIFASCISTE E ANTIFASCISTI

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