Sciopero della fame e proteste nel carcere di Chieti

Dal 9 marzo, anche le detenute e i detenuti del carcere di Chieti sono in rivolta contro le ulteriori misure restrittive imposte in questo particolare periodo nelle prigioni italiane. Sono in corso diverse forme di protesta: sciopero della fame dell’intero penitenziario (femminile e maschile), un’ora di battitura al giorno (dalle 20:00 alle 21:00), ecc.

Riceviamo e pubblichiamo una lettera dal carcere di Chieti con i dettagli della situazione e delle richieste:

 

Il carcere di Madonna del Freddo da oggi 9/3/2020 comincerà uno sciopero della fame, tutti i lavoratori detenuti non andranno più a lavoro, tutti i detenuti non faranno la spesa di ogni genere, tutte le spese saranno distrutte, tutte le sere dalle 20.00 alle 21.00 si farà la battitura fino a quando non saranno soddisfatte le nostre richieste:
– tutti i detenuti sotto i termini devono essere mandati immediatamente nelle misure alternative che spettano per legge
– immediata chiusura sintesi comportamentale
– fornitura di mezzi adeguati per sopperire alla sospensione dei colloqui con i famigliari (skype, telefonate giornaliere 7 a settimana)
– fornitura di prodotti igienici disinfettanti per cose e persone
– fornitura di acqua potabile
– chiusura di tutti gli agenti e addetti ai lavori interni al penitenziario per tutta la durata della chiusura dei colloqui, in subordine, accesso dei famigliari alle stesse condizioni degli agenti penitenziari (con mascherine e controlli medici)
– per i detenuti senza contratto, fare una autocertificazione per le chiamate
– no ritorsioni per i lavoranti che partecipano allo sciopero e protestanti leader.

 

SOLIDARIETÀ CON TUTTE LE DETENUTE E I DETENUTI IN RIVOLTA.

FUOCO ALLA GALERE

TUTTE LIBERE, TUTTI LIBERI

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