Ogni sabato sera, per le vie di Pescara, le stesse facce, gli stessi sorrisi, gli stessi bicchieri.
La città celebra la propria morte.
Ma sabato 27 maggio a una settimana esatta dall’ennesima aggressione di stampo fascista, noi studentx, precarix, antifascistx che viviamo quotidianamente il territorio, abbiamo dato vita ad un corteo spontaneo, senza chiedere il permesso a nessuno, per le vie del centro storico gridando la nostra rabbia non solo contro l’infamia fascista ma anche e soprattutto nei confronti di una città troppo indifferente e indaffarata nelle vuote chiacchiere nei locali della movida.
Abbiamo visto centinaia di zombie ridere della propria morte, ma noi eravamo lì ad affermare e gridare che siamo ancora vivi.
L’indifferenza è complice.
Toccate un@ toccate tuttx!