Decreto Minniti – Centro Vetrina e Daspo Urbano
” Quando circa un mese fa abbiamo cominciato a leggere il testo non emendato dell’attuale Pacchetto Sicurezza, approvato al Senato e divenuto legge la scorsa settimana, sono subito risultati evidenti alcuni elementi: questa legge – per noi che abbiamo quest’ambito territoriale di intervento – sembra quasi esser stata scritta per la città di Napoli, la quale negli ultimi anni sta subendo una forte trasformazione, esattamente nella direzione in cui il decreto sembra voler andare; il testo, inoltre, tocca degli aspetti che pur non esprimendo particolari novità rispetto a tendenze già avviate, sono di matrice palesemente classista e meritano quindi un’analisi anche in relazione all’attuale fase repressiva.
Dunque abbiamo scelto di procedere alla stesura di questo documento seguendo lo stesso ordine in cui è stato scritto il Decreto Minniti, cercando di analizzare e contestualizzare
man mano gli elementi nuovi che il testo introduce, come ad esempio il decoro urbano elevato a bene giuridico degno di tutela penale, ma anche quelli che, pur non avendo natura particolarmente innovativa, appaiono i più classisti, come i “quasi-reati” di vagabondaggio, ubriachezza e accattonaggio (interessati, tra i tanti altri, dal D.A.SPO. urbano), che si inseriscono in un contesto di tendenziale rafforzamento
delle misure repressive contro i marginali.
Riteniamo infatti che la conoscenza degli strumenti in dotazione al nemico possa essere l’unica difesa possibile se si riconosce che, specie in fatto di repressione, ciò che viene inserito come elemento innovativo per pochi, nel giro di poco diventerà un pericolo per tutti.”