Pescara 09/03/2020
È da venerdì che anche nel carcere di Pescara si respira aria di rivolta. Tramite battiture, grida e tentativi di incendio, i detenuti si sono uniti alle proteste delle carceri di tutta italia contro le misure igienico-sanitarie insufficienti, divieto di avere colloqui con parenti e amici e di ricevere beni di prima necessità dall’esterno.
Da subito, ronde di sbirri intorno al carcere per impedire a chiunque di avvicinarsi.
Nonostante ciò, ieri sera, diversi gruppi di persone, da ogni lato del carcere sono andate a portare solidarietà ai prigionieri. Alcunx sono statx fermatx e identificatx in prossimità del carcere. Anche in questo caso la voglia di libertà e l’odio nei confronti di ogni autorità riecheggiava da dentro. All’urlo di “infami e merde” i carcerati sono stati solidali con le persone fermate. Dopo l’identificazioni si è riusciti comunque ad arrivare sotto le celle: fuochi d’artificio, urla di libertà e saluti hanno accompagnato la protesta dei carcerati per circa un’ora.
Con la promessa che, in barba all’ultimo decreto di Conte che impedisce la libera circolazione delle persone, i detenuti non verranno lasciati soli!
SEMPRE AFFIANCO DI CHI SI RIBELLA DENTRO E FUORI LE CARCERI
TUTTI LIBERI TUTTE LIBERE
FUOCO ALLE GALERE