Altro che 35€ al giorno! Altro che hotel a 5 stelle! Altro che pacchia!
La risposta più concreta alle cialtronerie dei razzisti arriva direttamente dai soggetti di tutti quei racconti fantasiosi.
La fuga dei 40 migranti della nave Diciotti “ospitati” nel centro di Rocca di Papa mostra persone che non sono disposte ad accettare la condizione di semi-reclusione e di “lavoro volontario gratuito” (leggasi schiavitù) nei sovraffollati Centri di Accoglienza, dislocati spesso nelle periferie e nelle campagne italiane, lontano dai centri abitati e non agevolmente collegati.
La fuga di questi 40 migranti smentisce quanti pensano che rischiare la morte, tra deserto, torture libiche e viaggi della disperazione in mare, abbia come fine ultimo semplicemente quello di “scroccare i contributi agli italiani” (quanto egocentrismo!).
Questa fuga dimostra che gli “Hotel a 5 Stelle per migranti” e i “35€ al giorno” esistono solo nella propaganda razzista e nella sua spettacolare diffusione a mezzo stampa, web e tv.
La lezione che ci dà questa fuga è che neanche una legge infame, come lo è il Regolamento di Dublino, può fermare il desiderio di libertà di chiunque, inclusa la libertà di movimento. Ad una legge che obbliga un richiedente asilo a risiedere nel primo Paese di approdo, la risposta concreta è la fuga verso il luogo in cui si trova la propria famiglia, la propria amicizia o semplicemente la propria felicità.
Una lezione ai vari Salvini ed Orban in giro per l’Europa: le chiacchiere dei politicanti sono buone solo per lo spettacolo elettorale, non per risolvere i problemi.
In un’epoca in cui la merce sembra godere di più rispetto della vita, anche una corsa assume una valenza rivoluzionaria.
In fuga, verso la libertà!
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