Dal 31 maggio scorso, giorno dello sgombero forzato delle due residenze in via Ariosto a Montesilvano, la comunità senegalese di questa cittadina, già privata di casa, di lavoro e di tranquillità, continua ad essere presa di mira.
È palese la “fratellanza” tra Comune, fascisti e grandi costruttori che assieme collaborano per eliminare chi è “contro il decoro” ovvero chi è costretto a vivere per strada. Nei quartieri turistici non c’è spazio per gli abitanti “meno decorosi”. Devono sloggiare e spostarsi più in là, per far avanzare progetti milionari in spregio alla disoccupazione e ai quartieri abbandonati.
Lo stesso meccanismo si è visto nello sgombero di Rancitelli: colpire chi fa parte delle classi sociali più deboli senza dare delle valide alternative.
Il pretesto è sempre lo stesso, ovunque: a causa di una presunta inagibilità dei luoghi e di rischi strutturali, gli immobili vengono abbattuti e poi ricostruiti.
Da quartiere popolare a quartiere “di prestigio”, spingendo fasce di popolazione meno abbienti ancora più lontano dal centro, per far posto a shopping mall, hotel di lusso, boulevards della moda e negozi griffati ad accesso esclusivo (basti pensare alle Torri Camuzzi e al portafoglio di chi ne frequenta gli esercizi o vi abita).
Il risultato è sempre lo stesso: i palazzinari vogliono costruire, i comuni sgomberano, i ricchi guadagnano.
È ora di opporsi a tutto questo!
VENERDÌ 21 LUGLIO ORE 10:00
Concentramento davanti il pontile zona via Ariosto, partenza in direzione del comune con sit it e interventi.
Comitato Via Ariosto
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