Domenica 5 febbraio il Pranzo Popolare “Yalla Yalla” diventa Pranzo Solidale: l’obiettivo è quello di raccogliere fondi da devolvere interamente alle popolazioni del centro italia devastato dai recenti terremoti e messo ulteriormente in ginocchio dal freddo e dalla neve delle scorse settimane.
La solidarietà non conosce discriminazioni, la solidarietà non conosce frontiere di alcun genere, la solidarietà non deve mai essere selettiva, la solidarietà non dimentica nessuna vittima.
Ora più che mai siamo stanchi di subire la becera retorica del “prima gli italiani”, soprattutto quando questo concetto viene fatto passare subdolamente per “solidarietà”: chi dice “solidarietà agli italiani nelle aree colpite dal terremoto” non è interessato davvero a portare aiuto, semplicemente vuole ottenere consenso con facili slogan pupulisti. Chi dice “solidarietà solo agli italiani nelle regioni colpite dal terremoto”, sfrutta le vittime di questa tragedia solo per accaparrare voti, consenso e visibilità.
In risposta a questa vigliacca retorica noi scegliamo di portare avanti una solidarietà che non conosce la parola “straniero”: pranziamo insieme tutte e tutti, migranti e non, italiani e non. Conosciamoci, confrontiamoci e non dimentichiamoci di coloro che ora hanno bisogno del nostro aiuto, chiunque essi siano, da dovunque vengano, qualunque sia la loro nazionalità!
La solidarietà che unisce, che non fa selezioni, che non dimentica nessuna persona, nessuna vittima, nessuno sfruttato, nessun discriminato, nessuna persona lasciata ai margini della così detta “società civile”, fa paura.
La solidarietà è un’arma da scagliare sempre contro ogni forma di potere: del potere mediatico che getta odio su odio e di quello istituzionale che si dimentica in fretta di chi non ha voce per parlare.
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