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Persone provenienti da realtà territoriali differenti e mosse da necessità e esigenze spesso diverse hanno avviato un percorso basato sul tema dell’antifascismo.
Questo è il Laboratorio delle Culture Antifasciste: uno spazio, a volte situato fuori da ogni luogo, dove si cerca di analizzare e combattere i “Fascismi” sperimentando diversi metodi, percorsi e finalità.
Muovendoci nell’orizzontalità e nell’autogestione, proviamo a tenere insieme ciò che è strettamente soggettivo e individuale, col bisogno di un progetto politico e organizzativo, fluido e sempre vivo, che non parli un’unica voce, ma che si lasci parlare per dar vita ad una molteplicità di discorsi, di pratiche e di progetti condivisi.
Una pluralità di azioni che ci appartiene e si oppone all’evidente pluralità con la quale si mostra oggi il Fascismo:
Fascismo è il capitalismo che sfrutta la persona col ricatto del lavoro e che la rende ciò che è in base a ciò che ha o che dovrebbe avere per essere felice.
Fascismo sono il razzismo, il nazionalismo, la omotransfobia, il sessismo, che creano confini fisici e immaginari tra persone e che impongono relazioni di sottomissione su chi appare diverso a chi si è autoproclamato più uguale degli altri.
Fascismi sono tutte le parole mediate e immediate che sezionano, dividono, separano e, infine, pongono uno contro l’altro gli sfruttati, gli ultimi e i dannati della Terra.
Fascismo è qualsiasi forma di autorità, delle Forze dell’Ordine, dello Stato, della persona sull’altra persona, che cala fatalmente dall’alto, che fa della coercizione il suo essere e della delega la sua trappola: la propria libertà e dunque il proprio antifascismo non deve essere delegato a nessuno.
Solo questo oggi possiamo dirvi: ciò che non siamo, ciò che non vogliamo!
Non siamo un partito e non vogliamo essere gestiti e istruiti dall’alto; non siamo disposti ad affidarci allo Stato e al Diritto perché non ci sentiamo cittadini di nessun Paese e sudditi di alcuna Nazione; non siamo benefattori e missionari, non vogliamo diffondere nessuna buona novella e illusione; non siamo una realtà perché non vogliamo più questa realtà che crea, tollera e nasconde i meccanismi fascisti di esclusione.
Come singoli individui e come collettivo cerchiamo di occupare e trasformare l’immaginario e lo spazio culturale della nostra vita in piena autonomia e in piena autogestione, attraverso la dispersione di idee e di azioni; proviamo a decostruire gli schemi e i rituali di ogni norma; soddisfiamo la nostra esigenza di conoscere e capire il Mondo attraverso l’apertura ad altre soggettività che ci sfiorano, ci attraversano, ci comprendono e ci riguardano.
Sempre mobili in tutto ciò che è in movimento.
Sempre fermamente Antifascisti e Antifasciste.
Laboratorio delle Culture Antifasciste